Roma/Scatta il blocco del traffico a causa della pessima qualità dell’aria

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Da oggi 3 gennaio a venerdì 5, dalle 7.30 alle 20.30 nella capitale scatta il blocco della circolazione per i veicoli più inquinanti all’interno della cosiddetta Fascia Verde. Il provvedimento della giunta Raggi è stato dettato dal superamento delle soglie di sicurezza previste dalle norme sulle polveri sottili. Il blocco nella Fascia Verde  mercoledì 3 gennaio riguarderà ciclomotori e motoveicoli pre – Euro 1 ed Euro 1 e auto a benzina Euro 2. Nei giorni 4 e 5 invece lo stesso divieto sarà esteso anche alle auto a gasolio Euro 3. A queste categorie si aggiungono quelle già bloccate in modo permanente: autoveicoli a benzina pre Euro 1 ed Euro 1; autoveicoli alimentati a gasolio pre Euro 1, Euro 1ed Euro 2. Inoltre, gli impianti di riscaldamento  dovranno essere regolati in modo da garantire una temperatura negli ambienti non superiore a 18°C o 17°C in funzione del tipo di edificio.                        La politica del blocco traffico  però, è una finta politica ambientalista che finisce con il diventare anche ingiustizia sociale poiché colpisce soprattutto le famiglie meno abbienti.      Essa non influisce significativamente sul tasso di inquinamento e finisce con il colpire la mobilità delle fasce di popolazione che non possono permettersi auto di nuova generazione. Per contro i mezzi pubblici di Roma e di molte parti d’Italia sono spesso vecchi, inadeguati e altamente inquinanti.

Certo colpire i più deboli è sempre facile e chi ha auto nuove, tipo euro 5 o euro 6, può tranquillamente circolare al contrario di chi invece non se lo può permettere.             Sarebbe il caso, anziché perpetrare questa grave ingiustizia sociale, di trovare altri sistemi per contenere l’inquinamento atmosferico. Si può farlo in tantissimi modi, a cominciare dall’installazione delle colonnine di ricarica veloce per le auto elettriche che nelle città praticamente non esistono, dare sgravi a chi utilizza questo tipo di autovetture, incrementare le linee elettriche aeree per il trasporto su gomma, creare nuove linee tranviarie etc . Si sceglie invece puntualmente la strada più facile e comoda, cioè quella di bloccare la mobilità dei più poveri.

Sono comportamenti di chi  cerca demagogicamente di salvaguardare la qualità dell’aria  con spot e proclami perché, a rigor di logica non si può pensare di abbassare il tasso di inquinamento bloccando il traffico veicolare più datato per poche ore al mese. E mentre in altre parti del mondo si lavora a soluzioni tecnologiche all’avanguardia in Italia ci si limita a bloccare le auto di chi ha reddito più basso.

 

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