Inaugurata l’autostrada “verde” sulla costa del Rio della Plata, e l’Uruguay si prepara alla svolta “elettrica”

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Trecento chilometri di autostrada che costeggiano il Rio della Plata e l’oceano Atlantico, integralmente pensata per i veicoli a trazione elettrica. È la grande opera inaugurata lo scorso 27 dicembre in Uruguay, una novità assoluta in America latina e non solo.

L’arteria, secondo quanto riporta il quotidiano latino americano “El Observador”,  collegherà le città costiere di Colonia del Sacramento e Punta del Este toccando la capitale Montevideo, una tratta molto trafficata, soprattutto d’estate. Su tutto il percorso autostradale vi sono installati distributori di corrente ogni  60 chilometri. Come incentivo agli automobilisti che decideranno di acquistare auto elettriche  le autorità uruguaiane hanno stabilito che fino a marzo del 2018 le ricariche saranno gratuite. Il governo uruguaiano punta senza mezzi termini a uscire dall’era de motore a scoppio. La realizzazione dell’autostrada rientra in un più grande progetto con cui il governo uruguaiano che mira alla realizzazione entro fine anno di 48 punti di distribuzione elettrica.

E in Italia? Da noi siamo ancora lontani anni luce dalla realizzazione di simili opere e siamo il fanalino di coda in Europa, e non solo, nella realizzazione di infrastrutture adeguate. Anche per quanto riguarda la diffusione di mezzi a trazione elettrica le cifre sono insignificanti, meno di 2mila autovetture immatricolate nel 2017 a fronte di quasi 2milioni di con motore a scoppio. In Europa la situazione è sicuramente migliore rispetto all’Italia ma comunque i numeri sono irrisori, 5mila al mese in Francia per dirne una. Unica vera eccezione è la Norvegia che, pur essendo uno dei massimi esportatori mondiali di petrolio, ha più che dimezzato i costi delle ricariche elettriche dove addirittura un terzo delle auto in circolazione è a trazione elettrica con punte del 40% nella capitale Oslo e con circa 80mila vetture immatricolate.

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