Legge di Bilancio: una cascata di miliardi per mobilità e infrastrutture

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Una cascata di miliardi in fine legislatura per cercare di rinnovare il sistema dei trasporti pubblici e privati italiani. Dagli abbonamenti ai mezzi pubblici, dai porti alle ciclovie, ecco una mappa dei fondi assegnati alla mobilità. Da notare la totale assenza di capitoli inerenti la mobilità elettrica.

Pendolari

Ritorna la detraibilità al 19% dalle imposte delle spese sostenute per l’acquisto degli abbonamenti per il trasporto pubblico locale, regionale e interregionale per un costo complessivo sino a 250 euro l’anno. Questa però è solo una delle più eclatanti novità contenute nella Legge di Bilancio  approvata in via definitiva dal parlamento.                  Tale detrazione può essere estesa anche se le spese sono sostenute per i familiari a carico e il suo limite massimo di detrazione deve intendersi riferito cumulativamente alle spese sostenute dal contribuente per il proprio abbonamento e per quello propri familiari. Questa norma viene reintrodotta a 8 anni dalla sua abolizione. Altra novità
è l’introduzione del cosiddetto “ticket trasporti”, che prevede che le somme rimborsate dal datore di lavoro o direttamente sostenute da quest’ultimo per l’acquisto di abbonamenti del dipendente e dei familiari, per effetto della contrattazione integrativa aziendale di imprese e organizzazioni pubbliche, non concorrono a formare il reddito di lavoro dipendente.

Smart Road

Due milioni di euro in due anni poi per le cosiddette “Smart road”, per valorizzare le strade con tecnologie digitali, mediante un percorso condiviso con i principali stakeholder del settore e i soggetti concessionari di servizi dello Stato. Sarà autorizzata a tale fine per favorire il processo di trasformazione digitale della rete stradale sarà autorizzata la sperimentazione delle soluzioni Smart Road e di guida connessa e automatica. Entro un mese il ministero  dei Trasporti individuerà le modalità di attuazione e gli strumenti operativi della sperimentazione.

Strade provinciali

Un miliardo e 620 milioni in sei anni, per quanto riguarda invece le strade delle province, un fondo approvato e immediatamente impegnabile per la manutenzione straordinaria e il ripristino della rete stradale provinciale. Le risorse saranno assegnate entro il gennaio 2018 con decreto del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, sentita la Conferenza Unificata. Ogni provincia avrà un budget certo per programmare e progettare interventi prioritari. Il ministero sovrintenderà alla realizzazione degli interventi e verranno revocati i finanziamenti non utilizzati.

Taxi e Ncc

Prorogati i termini per il proseguimento della riforma del settore. Viene prorogato al 31 dicembre 2018 il termine per l’emanazione del decreto interministeriale (di concerto tra Ministro delle infrastrutture e dei trasporti e Ministro per lo sviluppo economico) previsto dalla Legge 22 maggio 2010, n. 73 in materia di autoservizi pubblici non di linea (taxi e noleggio con conducente). Il decreto interministeriale mira a rideterminare i principi fondamentali della disciplina ed impedire pratiche di esercizio abusivo del servizio di taxi e del servizio di noleggio con conducente.

Mezzi pubblici

Decisa la progressiva sostituzione del mezzi per il trasporto pubblico locale più inquinanti. Stanziati a tale scopo 3miliardi e 570milioni di euro. Massima priorità sarà data al rinnovo del materiale rotabile delle città metropolitane e ai comuni capoluogo con maggiore tasso di inquinamento. In tali aree la sostituzione  degli autobus più vecchi dovrebbe avvenire in tempi ristretti.

Fondo Investimenti

Con 36 miliardi e 280 milioni infine,  per il nuovo Fondo Investimenti, cui il Ministero  infine,  per il nuovo Fondo Investimenti, cui il Ministero in questione chiederà di attingere per oltre 20 miliardi, potranno essere finanziati il contratto di programma Rfi (rete ferroviaria italiana), nuovi investimenti stradali, dighe, ciclovie turistiche, superamento di barriere architettoniche, realizzazione e miglioramento delle linee  metropolitane, lotta all’abusivismo, acquisto di nuovo materiale rotabile, nuovi investimenti nei porti, idrovie e in altri programmi e infrastrutture.

 

 

 

 

 

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