Al corteo animalista la popolazione la popolazione locale è assente. Poche centinaia di attivisti provenienti da tutta la Sicilia. Proposta una taglia di 50mila euro per individuare i responsabili
A Sciacca, in provincia di Agrigento, si è tenuta la preannunciata manifestazione organizzata dalla Confederazione delle associazioni animaliste per protestare per l’avvelenamento di più di quaranta cani randagi avvenuto in contrada Muciare lo scorso 15 febbraio. Più di trecento manifestanti hanno sfilato in corteo nelle vie del centro storico della cittadina sono state circa. Attivisti giunti da ogni parte della Sicilia, per protestare contro i ritardi e le mancanze degli enti pubblici preposti che non avrebbero posto in essere le necessarie misure per a fronteggiare l’emergenza randagismo.
Quel che più ha fatto riflettere però, è stata l’assenza della popolazione locale che non ha aderito alla manifestazione. Solo pochi volontari di associazioni ambientaliste e animaliste, qualche decina in tutto, hanno preso parte al corteo. I giorni scorsi hanno visto una polemica montante contro il primo cittadino, Francesca Valenti, accusata di aver sottovalutato il problema e di non aver provveduto ad adeguate campagne di sterilizzazione.
Intanto infuriano a tutto campo le polemiche, il Codacons, per bocca del suo segretario nazionale Francesco Tanasi, ha chiesto alla regione ed a tutti i comuni di offrire una taglia di 50mila euro a chiunque fornisse notizie utili ad individuare il colpevole, anche per evitare che simili scempi si ripetano. La popolazione dal canto suo è esasperata, molte sono state le aggressioni a passanti, qualche incidente stradale (lo scorso ottobre un’auto andò fuori strada per evitare dei cani) ed escrementi un po’ dappertutto. In questo clima qualcuno ha ben pensato di compiere una vera e propria strage canina credendo di risolvere il problema. Ancora nulla si sa sul tipo veleno utilizzato, sono in corso indagini della procura di Agrigento che nel frattempo ha ordinato decine di perquisizioni in capannoni e casolari mentre il neopresidente della regione siciliana Nello Musumeci preannuncia una commissione contro il randagismo.
“Vogliamo giustizia, chi ha ucciso i randagi deve essere individuato”, ha dichiarato invece Salvatore Libero Barone, responsabile dell’organizzazione del corteo di oggi. Nei giorni scorsi vi sono state anche proposte per eliminare Sciacca come tappa del giro d’Italia per protestare contro gli avvelenamenti. Persino il critico d’arte Vittorio Sgarbi aveva preso una dura posizione contro quello che aveva definito “un gesto di una barbarie inaudita”.