L’ESA schiera i satelliti per scovare la plastica negli oceani

0
653

La Commissione Europea e l’ESA, l’ente spaziale europeo, mettono a punto una rete satellitare per monitorare lo stato di salute della Terra e per individuare la plastica negli oceani. Coinvolti anche giovani studenti mediante un concorso a cui è stato chiesto di disegnare la forma del satellite e di coniare uno slogan per la missione

La Commissione Europea e l’Esa (agenzia spaziale europea) hanno deciso di sviluppare una tecnologia che permetterà di individuare, monitorare e tracciare una mappatura completa della plastica presente negli oceani. Per realizzare tale iniziativa ha messo a punto una rete formata da due satelliti denominata “Sentinel 3”, rientrante nel programma Copernicus. Grazie a un sofisticatissimo set di strumenti di ultima generazione, Sentinel-3 è in grado di misurare gli oceani, la terraferma, il ghiaccio e l’atmosfera per monitorare e comprendere le dinamiche globali su larga scala. Il primo satellite fu lanciato nel febbraio 2016 mentre il prossimo andrà in orbita il prossimo 25 aprile.

Il distacco del secondo stadio del lanciatore del Sentinel 3

Concentrandosi sugli oceani, Sentinel-3 ne misurerà la temperatura, il colore e l’altezza della superficie del mare e lo spessore del ghiaccio marino.                                          Grazie ai loro sensori inoltre, sarà possibile osservare la Terra e scovare quei 10 milioni di tonnellate di plastica che vengono riversati annualmente negli oceani. Partito nel settembre 2017, il progetto coordinato dal ricercatore italiano Paolo Corradi, ha fornito i suoi primi risultati nella Conferenza Internazionale sui detriti marini organizzata a San Diego negli USA. Riuscire a individuare i minuscoli frammenti di plastica è importante perché danneggiano la fauna marina ed entrano nella catena   alimentare, con effetti sconosciuti a lungo termine per la vita degli animali e per la salute umana. “Lo scopo del progetto – afferma Corradi – è valutare la fattibilità di misure ottiche dirette dei rifiuti di plastica fatte con l’aiuto dei satelliti. Sembrerebbe impossibile, ma ci sono ragioni per credere che si possa fare, almeno per certe concentrazioni”. Le immagini provenienti dai satelliti verranno confrontate con quelle rilevate dagli aerei e con quelle ottenute da terra. In tal modo la plastica alla deriva verrà raccolta per essere analizzata in maniera dettagliata.

Queste misurazioni saranno utilizzate, per esempio, per monitorare i cambiamenti nel livello del mare, l’inquinamento marino e la produttività biologica.                                Sulla terraferma, questa missione innovativa fornisce un quadro più ampio monitorando incendi boschivi, mappando il modo in cui la terra viene utilizzata, fornendo indici sullo stato della vegetazione e misurando l’altezza di fiumi e laghi, completando le misurazioni in alta risoluzione della sua missione gemella Sentinel-2.

Nel frattempo l’Esa aveva indetto un concorso  tra i giovani alunni dedicato a Sentinel-3 a cui hanno partecipato 500 studenti, e vinto poi da Chiara Giovannoli che frequenta l’Istituto Marco Ulpio Traiano di Roma, e da Helena Bartsch, della scuola svizzera di Roma. Il concorso promosso dall’Esa a marzo in occasione dell’apertura agli studenti del centro per l’osservazione della Terra, l’ESRIN, per illustrare ai giovani alunni le attività di  ricerca spaziale in Europa, chiedeva di disegnare il satellite Sentinel-3 e di scrivere uno slogan che sintetizzasse al meglio lo spirito della missione. Chiara ha vinto con un disegno che includeva lo slogan “Con Sentinel tre trovi il mare”, relativo alle applicazioni marine, mentre Helena per quelle terrestri con lo slogan “La vita è verde anche nello spazio”. Sono state premiate dal Direttore dei Programmi di Osservazione della Terra dell’Esa, Josef Aschbacher. I loro slogan sono stati stampati sulle magliette consegnate durante la cerimonia di apertura 2018 per le scuole presso il centro Esa Esrin per l’Osservazione della Terra di Frascati, nei pressi di Roma.

Chiara Giovannoli ed Helena Bartsch, le due giovani alunne vincitrici del concorso lanciato dall’ESA

  

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here