Proteine in polvere, i pro i contro e i consigli per soluzioni più naturali

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A volte, mediante la nostra dieta, non riusciamo a fornire al nostro organismo l’adeguato introito di proteine, specie se siamo degli sportivi ed il nostro fabbisogno proteico giornaliero è maggiore. Le polveri proteiche sono un valido aiuto in questo senso.            Ma quale polvere proteica è la migliore? Fonte animale o fonte vegetale?

Le proteine ​​del siero di latte, un sottoprodotto di prodotti lattiero-caseari, tendenzialmente rappresentano la prima scelta quando si parla di polveri, ma esistono oggi sul mercato diverse polveri proteiche a base ​​vegetale che rappresentano la scelta migliore se si è intolleranti al lattosio o semplicemente se si preferisce evitare prodotti di derivazione animale.                                                                                                                        I pro delle proteine del siero del latte sono che rappresentano una fonte proteica completa contenente tutti e 9 gli amminoacidi essenziali, specie quelli a catena ramificata (BCAA). Inoltre aumentano la sintesi proteica e vengono assorbite velocemente dall’organismo.        I contro invece sono che possono causare gonfiore, gas e flatulenza, oltre ad eventuali allergie ai prodotti lattiero-caseari, essendo un derivato di tali prodotti, possono causare l’eccessiva produzione di muco intestinale; non sono adatte a coloro che sono intolleranti al lattosio e a chi predilige una dieta vegana.                                                                      Infine se non provengono da fonti di alta qualità o organiche, la possibilità di ingerire tossine ed ormoni è alta.

Massa muscolare proteicq

I pro delle proteine vegetali come quelle derivanti dal riso e dai piselli, sono generalmente ben tollerate dall’organismo per la maggior parte delle persone, sono prive di lattosio, la loro digestione è potenzialmente più agevolata.                                                              Per contro le proteine vegetali sono tendenzialmente meno “saporite” di quelle ​​vegetali, come le proteine ​​del siero del latte; possiedono basse concentrazioni di amminoacidi, essenziali per la costruzione muscolare; alcune polveri proteiche vegetali necessitano di essere integrate con altre fonti proteiche; sarebbe l’ideale scegliere una polvere proteica fermentata di piselli. La fermentazione migliora la capacità digestiva dell’organismo e favorisce il mantenimento di una flora intestinale ricca di probiotici e batteri buoni per sostenere la salute generale. I carboidrati vengono lentamente decomposti rendendo più facile l’assorbimento dei nutrienti una volta consumati. Contiene anche un profilo aminoacidico completo che aumenta il metabolismo e favorisce il senso di sazietà.          Attenzione a dolcificanti e aromi.                                                                              Molte marche di proteine ​​in polvere utilizzano dei dolcificanti per migliorarne il sapore e renderlo di facile consumo. Come regola generale andrebbero evitati assolutamente gli edulcoranti artificiali come l’aspartame, il sucralosio e la saccarina e bisognerebbe dunque acquistare marchi che includano alternative naturali, come la Stevia (di derivazione vegetale). L’altra opzione è quella di preparare gustosissimi smoothie proteici (non zuccherati e non aromatizzati artificialmente) aggiungendo frutta fresca, o cacao crudo, ecc…                                                                                                                      Ecco le nostre proposte (ugualmente gustose anche se si sceglie di non aggiungervi la polvere proteica):                                                                                                Smoothie proteico banana e avena, misurino di proteine in polvere preferito (dosato in base alle proprie esigenze personali); una banana matura; 200 ml di latte di soia/avena/riso/delattosato; mezzo cucchiaino di cannella in polvere;  2 cucchiai di fiocchi d’avena; un cucchiaio di cacao amaro in polvere.                                                      Abbiamo poi lo Smoothie proteico RedPassion che consiste in un misurino di proteine in polvere preferito (dosato in base alle proprie esigenze personali); una tazza di mirtilli; mezza tazza di lamponi; 4 cucchiaiate di yogurt greco o 200 ml di latte di soia/avena/riso/delattosato; un cucchiaino di sciroppo d’agave o d’acero puro.                  Vi è poi lo Smoothie proteico all’avocado che prevede un misurino di proteine in polvere preferito (dosato in base alle proprie esigenze personali); mezzo avocado maturo; un’arancia; e infine un cucchiaio semi di lino (tritati).

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Laureato in Medicina e Chirurgia all’Università degli Studi di Padova, Specialista in Angiologia medica, Responsabile di Angiologia della ASL provincia di Foggia. Docente e Responsabile del Laboratorio di Ricerca, Valutazione e Diagnosi delle Malattie Vascolari dell’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara, Docente dell’Università San Raffale di Roma e dell’Università “Sapienza” di Roma. Vice Presidente vicario del Parco Scientifico e Tecnologico “Technoscience-San Raffaele” di Roma. Vice Presidente ItalianLifestyle Medicine Association (ILMA)

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