Peste Suina, abbattuti 112 maiali in Sardegna

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La peste suina flagella alcune zone della Sardegna e le autorità preposte intervengono e abbattono 112 maiali. La piaga della macellazione abusiva che mette a rischio la salute dei consumatori

 

L’Unità di Progetto per l’eradicazione della Peste suina africana, in stretta collaborazione con la Prefettura e la Questura di Nuoro, negli scorsi giorni hanno condotto una serie di operazioni di controllo e contrasto alla diffusione della peste suina che, ha portato all’abbattimento di 72 capi nelle campagne di Orgosolo, precisamente in località Pradu, e 40 nel comune di Villagrande Strisaili, nelle località Bau Mandara, Predarba e Arcu su Pensiu. Alle operazioni hanno partecipato uomini e donne del Corpo forestale e di Vigilanza ambientale, dell’ATS, dell’Agenzia Forestas, dell’Istituto zooprofilattico sperimentale e delle forze di polizia che hanno così proceduto all’abbattimento di 112 maiali  al pascolo brado illegale, non registrati, di ignota proprietà e mai sottoposti ai dovuti controlli sanitari.

Suini allo stato brado infettiNell’intervento effettuato a Orgosolo sono stati inoltre ritrovati, all’interno di una vecchia carcassa d’auto utilizzata come deposito, dei flaconi già utilizzati di antiparassitari provenienti dalla Romania e mai registrati in Italia. “Un uso illegale di medicinali di dubbia origine e di qualità sconosciuta, nonché una somministrazione sommaria in dispregio a tutte le precauzioni e prescrizioni di carattere sanitario – hanno comunicato dall’UdP – pregiudica pericolosamente la qualità e la salubrità delle carni. Gli animali abbattuti  non hanno mai ricevuto controlli o visite sanitarie ma, solo trattamenti medici illeciti  legati alla macellazione clandestina che espongono ad altissimo rischio i potenziali consumatori”. Tali carni infatti potrebbero essere contaminate con sostanze chimiche che hanno anche effetti tossici per l’uomo.

A Villagrande invece, oltre alle attività di contrasto al pascolo brado illegale, sono state controllate anche alcune aziende suine registrate. Nelle terre pubbliche messe sotto osservazione dall’UdP continuano a essere individuati manufatti abusivi realizzati senza alcuna autorizzazione e che, con i materiali utilizzati, rischiano di deturpare e compromettere l’ambiente circostante.

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