Cibi adulterati, giocattoli contraffatti e botti pericolosi, un dossier fotografa la situazione nel Belpaese

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Quasi un italiano su due ammette  di aver acquistato un prodotto contraffatto a causa dell’eccessivo costo di quello originale. D’altro canto il 23% dei essi ha ammesso di essere incappato in una frode, prodotti acquistato non originale.

È quanto emerge dall’annuale indagine condotta dall’ufficio  Studi e Ricerche di FareAmbiente condotte su un campione di 600 famiglie intervistate in tutto il territorio nazionale presentata martedì 19 dicembre 2017 a Roma presso la sala stampa della camera dei deputati.

            (Nella foto da sinistra: il tenente colonnello il tenente colonnello Pietro Romano della Guardia di Finanza, il tenente colonnello Erasmo Fontana dei Carabinieri, il presidente di FareAmbiente Vincenzo Pepe, il deputato Paolo Russo e la professoressa Anna Zollo autrice del dossier)

Secondo la stima fatta da tale ufficio la spesa familiare degli italiani si aggirerà intorno ai 730 euro (a nord si tenderà a spendere in regali viaggi, tecnologia e abbigliamento arrivando anche a superare i 1200 euro), a Sud si spenderà (anche meno dei 400 euro)  per cibo e giocattoli oltre per i classici botti di Natale e luminarie, quindi  un po’ meno per i classici regali.

Dall’indagine emerge anche che il Natale 2017 si caratterizzerà anche per gli acquisti online.  Lo strumento preferito oggigiorno, soprattutto a centro Nord sarà infatti il web.

Questo particolare mercato è però bersaglio preferito della contraffazione che  è un fenomeno pervasivo, globale e campo di azione della criminalità.

Organizzata, oggi è ramificata e non riguarda solo i settori dei beni di lusso, così come accadeva qualche decennio fa,  ma è  esteso a tutti gli ambiti produttivi (dall’abbigliamento all’agroalimentare, dai cosmetici ai giocattoli, dagli elettrodomestici ai farmaci e ai fertilizzanti, dagli orologi e gioielli ai ricambi dei veicoli, ecc.), Considerando l’intero arco temporale che va dal 2008 al 2016, i due settori maggiormente colpiti dal fenomeno della contraffazione risultano essere quello dell’abbigliamento e accessori (con 50.976 sequestri effettuati dal 2008 al 2016) e quello dell’abbigliamento (con 30.430 sequestri effettuati nel periodo in esame).

Le regioni che hanno la leadership  nella contraffazione sono la  Campania e la  Calabria

I prodotti maggiormente contraffatti sono    i giocattoli, seguiti dall’abbigliamento e accessori  oltre che di ricambi  per telefoni cellulari. La contraffazione internazionale proviene dall’estremo oriente, circa il 70%, infatti,  della produzione mondiale del falso proviene dai paesi del sud-est asiatico per giungere poi nell’Ue (60%) e nel resto del mondo (40%).( fonte iperico UIBM)

 Tra i più pericolosi prodotti contraffatti spiccano i giocattoli che svolgono un ruolo fondamentale nel processo di crescita dei bambini. Anche se nel 2016 vi sono stati quasi 3milioni di sequestri in meno, va sottolineata la delicatezza di questi articoli perché oltre ai danni economici si aggiungono quelli sulla salute.

In base alle analisi chimiche svolte dal SIAC (servizio anti contraffazione della guardia di finanza) per verificare la tossicità dei prodotti a base plastica, sono stati riscontrati valori sino a 3 volte superiori a quelli consentiti ed in grado di causare deficit mentali e fisici nel bambino, influendo, in particolare, sullo sviluppo dell’apparato riproduttivo, nonché provocando danni seri e permanenti agli organi interni.

Il comparto della moda invece, il settore storicamente più colpito dal fenomeno della contraffazione

Nell’ultimo decennio, come illustrato nel grafico sottostante, la sola Guardia di Finanza ha sequestrato oltre 310 milioni di prodotti appartenenti a questa categoria merceologica.

Nell’ultimo decennio il 2016 è quello che ha fatto registrare il maggior numero di sequestri  pari a quasi 56milioni.

Quello dei fuochi pirotecnici infine, conta in Italia ha un  business da circa 70milioni di euro all’anno, senza tenere conto di quelli illegali, che secondo le stime sono circa la stessa somma.  I fuochi sono utilizzati non solo il periodo di Natale ma durante tutto l’anno  per le feste religiose. Negli ultimi anni si stima un incremento anche per i matrimoni,  feste di laurea, 18 anni etc.

Il valore presunto di un botto illegale varia dai 40 ai 70 euro. Quelli di produzione cinese circa 50. Ma in cosa si differenziano da quelli legali? I prodotti venduti nel mercato nero hanno una maggiore quantità  polvere nera all’interno, e molto spesso la confezione è più colorata con alcune difformità sulla confezione. Dopo la famigerata bomba di Maradona e successivamente quella di Bin-laden’,     la moda del 2017 pare essere la “bomba Donald Trump.

Riduzione dei feriti  durante le festività, nel capodanno 2017 , meno di 190 (184 secondo i dati forniti dal dipartimento della Pubblica sicurezza). Di questi 44 sono stati ricoverati in ospedale di cui dodici con prognosi superiore a 40 giorni (lo scorso anno furono sedici). Sono stati 168 i casi con feriti leggeri (-6 sul 2016). D’altro canto invece, un dato allarmante è quello dell’incremento di feriti che hanno meno di 18 anni che sono stati 48, dieci in più rispetto al Capodanno precedente. Inoltre è tornata la moda dell’uso delle armi da fuoco durante i festeggiamenti . La regione con maggiori feristi è stata la Puglia seguita dalla Campania e la Sicilia

Denunciate 216 persone a piede libero, lo scorso anno furono 317. Sono state arrestate 38 persone a fronte delle 26 del 2016,  sequestrate 2,75 tonnellate di polvere da sparo e oltre 4.800 munizioni

Gli interventi dei vigili del fuoco riconducibili ai festeggiamenti di Capodanno sono stati 674, in linea con quelli dello scorso anno quando furono 660. Il numero maggiore nel Lazio (110): a seguire Campania (95), Puglia (68), Lombardia (67).

 Per ciò che riguarda il cibo infine, in Italia nel 2016  sono stati effettuati oltre 160mila controlli, di cui più di 1500 sul web, per un valore complessivo di oltre 36 milioni di euro (ICQRF 38.572. NAC 1.105, CFS 7.300, guardia costiera 115.250, per un totale di 36.122.890)

Secondo l’ispettorato qualità e repressioni frodi  Le frodi alimentari scoperte nel 2016 sono state 971, di cui 383 via web e 516 relative a prodotti vinicoli, quelli maggiormente presi d’assalto dalle pratiche fraudolente, primato condiviso con i prodotti Dop, Doc e Igp. Un giro d’affari fraudolento di 13 milioni di euro sottratti all’economia italiana nel 2016  e documentato da 48.000 controlli, con 13.241 tonnellate di prodotti sequestrati in tutto il territorio nazionale.

Nel corso del 2016 sono stati 202 i prodotti contraffatti e venduti su Bay, 148 quelli su Amazon, 33 su Alibaba e 72 in altre piattaforme di commercio online (prosecco, 350 casi
“Wine kit”, kit per autoproduzione di vino: 259 casi parmigiano reggiano, 183 casi
olio extra vergine di oliva,  Dauno dop 35 casi).

“Per l’inizio del prossimo anno auspico un botto di legalità, e magari tanti botti di tappi di spumanti italiani”, ha dichiarato Vincenzo Pepe presidente nazionale di FareAmbiente intervenendo alla presentazione.

“I prodotti italiani pagano lo scotto della contraffazione perché sono di altissima qualità, unici al mondo, basti pensare all’olio di oliva, l’oro liquido che il mondo ci invidia ma dobbiamo rafforzare la filiera dei controlli per combattere tale f2nomeno che oltre a danneggiare l’economia italiana può avere serie conseguenze sulla salute umana” ha concluso il deputato Paolo Russo”.

Presenti alla conferenza anche Anna Zollo, autrice del dossier, il tenente colonnello Pietro Romano comandante 2 Sezione – S.I.A.C. – Nucleo Speciale Tutela Proprietà Intellettuale Guardia di Finanza e il tenente colonnello Erasmo Fontana, Comandante del Gruppo Carabinieri per la Tutela della Salute di Roma.

 

 

 

 

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